In questo secondo appuntamento con “Viaggi senza Valigia” andiamo a scoprire la zona del saluzzese, in provincia di Cuneo.
Una breve tappa iniziale per godere del panorama dalla Rocca di Cavour, per poi spostarci all’Abbazia di Staffarda.
Pranzo e passeggiate tra le viuzze di Saluzzo e visita al Museo Cavassa.
Alla fine del tour andiamo a immergerci nella ricostruzione fedele del Museo della Memoria Carceraria, preparatevi perché sarà un pugno nello stomaco.
Guarda tutto il video per scoprire i dettagli e tutto quello che non devi perderti di questi luoghi.
Viaggi senza Valigia è il format di Tre Ciau pensato per trasformare una sola giornata in una vera piccola vacanza, ricca di esperienze e di emozioni.
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Benvenuti, ciao a tutti. Oggi ci spostiamo
nella zona del saluzzese partiamo per
andare a vedere la Rocca di Cavour. È una piccola
collina in mezzo alla pianura ed è per questo
che è particolarmente interessante perché si
vocifera sulle origini leggendarie di questa
rocca c’è chi parla di un meteorite
caduto dal cielo sulla pianura, c’è chi invece
parla di formazioni geologiche. Non lo so, è una
piccola collina, è carina da vedere perché sulla
sommità, che un piccolo dislivello, quindi si
può lasciare la macchina sotto e salire un
pezzettino a piedi di qualche minuto. Ci sono i
resti innanzitutto di un antico castello, pochi
ruderi, però è comunque interessante da vedere
e poi c’è un piccolo santuario. Da lì una bella
vista sulla pianura circostante. Pochi minuti per
questa visita, ci spostiamo invece all’Abbazia di
Staffarda. L’Abbazia di Staffarda è un
modello medievale di abbazia medievale
molto molto interessante. Si può visitare con
diversi piani di lettura, quindi a seconda di
quello che più vi affascina più vi interessa
potete vederla con occhi diversi. Ad esempio
chi è appassionato di storia dei templari dovrà
all’interno dell’abbazia cercare molti simboli
dei cavalieri templari che di lì sono passati, si
dice che abbiano fondato questa abbazia e abbiano
lasciato un segno del loro passaggio. Chi invece
ha interessi naturalistici stranamente troverà
qui un luogo dove i pipistrelli vanno a riprodursi
addirittura ci sono delle aree che sono dedicate e
quindi il pubblico deve fare proprio attenzione
a non disturbarli perché lì i pipistrelli vanno a
riprodursi. Piccole telecamere riprendono la vita
dei pipistrelli quindi potrete osservarli senza
neanche disturbarli. E poi comunque è un complesso
notevole piacevole da visitare anche con il
chiostro quindi vi invito davvero ad andare
a vedere l’Abbazia di Staffarda. Infine poi ci
sposteremo a Saluzzo. Saluzzo è una cittadina che
per i piemontesi ha rappresentato negli anni 50
sostanzialmente il posto in cui tutte le coppie
della media borghesia andavano per farsi fare i
mobili di casa. È infatti una delle capitali della
lavorazione del legno. Ci sono degli intarsi delle
botteghe dove si fanno degli intarsi che sono
veramente meravigliosi, delle capacità artigiane
veramente di grande eccellenza e questo si vede
anche nella parte diciamo moderna poi in realtà
è una piccola cittadina quindi
definirla moderna è un po’ eccessivo
però nella parte bassa della città di Saluzzo se
voi passeggiate sotto i portici e alzate gli occhi
troverete che alcune vetrine sono circondate da
una boiserie di legno veramente tutta intagliata
con un notevole pregio artistico e queste
sono normalissime vetrine, quindi il negozio
della farmacia piuttosto che di altre attività
commerciali. Da vedere però è la parte alta, la
parte vecchia di Saluzzo anche qui parliamo di
un borgo medievale. Dovrete un po armarvi di scarpe
comode, ve le consiglio caldamente perché Saluzzo
è un po’ tutta in salita e in discesa quindi un
pochettino di sforzo fisico bisognerà farlo per
poterla godere appieno. Cominciamo ad armarci con
una sosta culinaria: cercate nella parte nuova di
Saluzzo i Porti Scur, sono i portici bui, portici
scuri lì sotto ci sono un paio di taverne in cui
è possibile mangiare e assaggiare i piatti della
cucina piemontese. Rifocillati dirigiamoci alla
parte alta di Saluzzo. Qui vedremo la Castiglia
che ha un castello medievale che domina la città
di saluzzo interessante al suo interno c’è il
museo della civiltà cavalleresca. È interessante
perché ci sono riprodotti alcuni dei dipinti che
ornano il Castello della Manta che non è molto
distante da Saluzzo ma è un bene del FAI, percui
sostanzialmente bisogna trovare i giorni
di apertura, le visite guidate, e quindi è un
po’ più complicato. All’interno della Castiglia
invece potete vedere delle riproduzioni quindi
comunque farvi un’idea di che cosa voleva dire
l’arte decorativa medioevale. Vi consiglio anche
di visitare il Museo della Memoria Carceraria.
È stato mantenuto quello che era l’impianto
originario delle carceri attive fino al 1970.
L’hanno fatto molto bene quindi l’impatto
emotivo è un po’ forte, le persone particolarmente
sensibili o se avete dei bambini forse è meglio
evitare di vedere questa parte del castello. Lascio poi
alla vostra sensibilità ovviamente la valutazione
della visita o meno. Usciti della Castiglia ci
rechiamo al Museo di Casa Cavassa. Casa Cavassa
anche qui era una residenza nobiliare di Saluzzo,
al suo interno ci sono moltissime stanze ancora
con gli arredi originali medioevali e c’è un
trittico di Hans Clemer che è molto famoso per
cui vi invito davvero ad andare a vedere questo
piccolo gioiello. E poi perdetevi nelle
nelle viuzze di Saluzzo. È piacevole passeggiare
anche se appunto un po’ faticoso però ci
sono tante cose da andare a vedere. Per
oggi è tutto la visita del “Viaggio senza
Valigia” di oggi si conclude in questo modo, vi
saluto e vi aspetto alla prossima visita. Ciao!