In questo secondo appuntamento con “Viaggi senza Valigia” andiamo a scoprire la zona del saluzzese, in provincia di Cuneo.

Una breve tappa iniziale per godere del panorama dalla Rocca di Cavour, per poi spostarci all’Abbazia di Staffarda.

Pranzo e passeggiate tra le viuzze di Saluzzo e visita al Museo Cavassa.

Alla fine del tour andiamo a immergerci nella ricostruzione fedele del Museo della Memoria Carceraria, preparatevi perché sarà un pugno nello stomaco.

Guarda tutto il video per scoprire i dettagli e tutto quello che non devi perderti di questi luoghi.

Viaggi senza Valigia è il format di Tre Ciau pensato per trasformare una sola giornata in una vera piccola vacanza, ricca di esperienze e di emozioni.

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Video originale su YouTube pubblicato da Tre Ciau – blog di viaggi. Rating 0



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Benvenuti, ciao a tutti. Oggi ci spostiamo 
nella zona del saluzzese partiamo per 

andare a vedere la Rocca di Cavour. È una piccola 
collina in mezzo alla pianura ed è per questo  

che è particolarmente interessante perché si 
vocifera sulle origini leggendarie di questa  

rocca c’è chi parla di un meteorite 
caduto dal cielo sulla pianura, c’è chi invece  

parla di formazioni geologiche. Non lo so, è una 
piccola collina, è carina da vedere perché sulla  

sommità, che un piccolo dislivello, quindi si 
può lasciare la macchina sotto e salire un  

pezzettino a piedi di qualche minuto. Ci sono i 
resti innanzitutto di un antico castello, pochi  

ruderi, però è comunque interessante da vedere 
e poi c’è un piccolo santuario. Da lì una bella  

vista sulla pianura circostante. Pochi minuti per 
questa visita, ci spostiamo invece all’Abbazia di  

Staffarda. L’Abbazia di Staffarda è un 
modello medievale di abbazia medievale  

molto molto interessante. Si può visitare con 
diversi piani di lettura, quindi a seconda di  

quello che più vi affascina più vi interessa 
potete vederla con occhi diversi. Ad esempio  

chi è appassionato di storia dei templari dovrà 
all’interno dell’abbazia cercare molti simboli  

dei cavalieri templari che di lì sono passati, si 
dice che abbiano fondato questa abbazia e abbiano  

lasciato un segno del loro passaggio. Chi invece 
ha interessi naturalistici stranamente troverà  

qui un luogo dove i pipistrelli vanno a riprodursi 
addirittura ci sono delle aree che sono dedicate e  

quindi il pubblico deve fare proprio attenzione 
a non disturbarli perché lì i pipistrelli vanno a  

riprodursi. Piccole telecamere riprendono la vita 
dei pipistrelli quindi potrete osservarli senza  

neanche disturbarli. E poi comunque è un complesso 
notevole piacevole da visitare anche con il  

chiostro quindi vi invito davvero ad andare 
a vedere l’Abbazia di Staffarda. Infine poi ci  

sposteremo a Saluzzo. Saluzzo è una cittadina che 
per i piemontesi ha rappresentato negli anni 50  

sostanzialmente il posto in cui tutte le coppie 
della media borghesia andavano per farsi fare i  

mobili di casa. È infatti una delle capitali della 
lavorazione del legno. Ci sono degli intarsi delle  

botteghe dove si fanno degli intarsi che sono 
veramente meravigliosi, delle capacità artigiane  

veramente di grande eccellenza e questo si vede 
anche nella parte diciamo moderna poi in realtà  

è una piccola cittadina quindi 
definirla moderna è un po’ eccessivo  

però nella parte bassa della città di Saluzzo se 
voi passeggiate sotto i portici e alzate gli occhi  

troverete che alcune vetrine sono circondate da 
una boiserie di legno veramente tutta intagliata  

con un notevole pregio artistico e queste 
sono normalissime vetrine, quindi il negozio  

della farmacia piuttosto che di altre attività 
commerciali. Da vedere però è la parte alta, la  

parte vecchia di Saluzzo anche qui parliamo di 
un borgo medievale. Dovrete un po armarvi di scarpe  

comode, ve le consiglio caldamente perché Saluzzo 
è un po’ tutta in salita e in discesa quindi un  

pochettino di sforzo fisico bisognerà farlo per 
poterla godere appieno. Cominciamo ad armarci con  

una sosta culinaria: cercate nella parte nuova di 
Saluzzo i Porti Scur, sono i portici bui, portici  

scuri lì sotto ci sono un paio di taverne in cui 
è possibile mangiare e assaggiare i piatti della  

cucina piemontese. Rifocillati dirigiamoci alla 
parte alta di Saluzzo. Qui vedremo la Castiglia  

che ha un castello medievale che domina la città 
di saluzzo interessante al suo interno c’è il  

museo della civiltà cavalleresca. È interessante 
perché ci sono riprodotti alcuni dei dipinti che  

ornano il Castello della Manta che non è molto 
distante da Saluzzo ma è un bene del FAI, percui  

sostanzialmente bisogna trovare i giorni 
di apertura, le visite guidate, e quindi è un  

po’ più complicato. All’interno della Castiglia 
invece potete vedere delle riproduzioni quindi  

comunque farvi un’idea di che cosa voleva dire 
l’arte decorativa medioevale. Vi consiglio anche  

di visitare il Museo della Memoria Carceraria. 
È stato mantenuto quello che era l’impianto  

originario delle carceri attive fino al 1970. 
L’hanno fatto molto bene quindi l’impatto  

emotivo è un po’ forte, le persone particolarmente 
sensibili o se avete dei bambini forse è meglio  

evitare di vedere questa parte del castello. Lascio poi 
alla vostra sensibilità ovviamente la valutazione  

della visita o meno. Usciti della Castiglia ci 
rechiamo al Museo di Casa Cavassa. Casa Cavassa  

anche qui era una residenza nobiliare di Saluzzo, 
al suo interno ci sono moltissime stanze ancora  

con gli arredi originali medioevali e c’è un 
trittico di Hans Clemer che è molto famoso per  

cui vi invito davvero ad andare a vedere questo 
piccolo gioiello. E poi perdetevi nelle  

nelle viuzze di Saluzzo. È piacevole passeggiare 
anche se appunto un po’ faticoso però ci  

sono tante cose da andare a vedere. Per 
oggi è tutto la visita del “Viaggio senza  

Valigia” di oggi si conclude in questo modo, vi 
saluto e vi aspetto alla prossima visita. Ciao!

Di Mario Pargola

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