Terzo appuntamento con “Viaggi senza Valigia”, il format per ispirare gite di un giorno alla scoperta del Piemonte che sembrano delle piccole vacanze.
Gli ingredienti sono cultura, stupore, scoperta, piccole chicche e non manca mai un buon consiglio su dove pranzare.
In questa puntata si parte da Vicoforte, con elmetto e imbragatura (ma affrontabile da tutti), poi due scelte, una più avventurosa, una più contemplativa.
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Benvenuti a tutti, cominciamo subito con un nuovo
itinerario. L’itinerario di oggi è un itinerario
che partirà da Vicoforte per poi svolgersi con due
alternative. Ma non scopriamo niente, cominciamo con
Vicoforte. Vicoforte è un santuario, il santuario
della natività della vergine ed è un posto molto
interessante soprattutto per il fatto che nel
santuario c’è la cupola ellittica più grande del
mondo oltre che essere affrescato con un affresco
di 6mila metri quadri rappresentanti un unico
soggetto proprio la storia di Maria. È una visita
molto emozionante io vi consiglio di rivolgervi
all’associazione Kalatà! che c’è sulla piazza
davanti al santuario perché loro organizzano
la salita al Magnificat. È un viaggio breve perché
la durata è quella poi soltanto di un’oretta ma
si entra veramente nelle viscere di questo
colosso, si sale, è un po faticoso ma l’ho
fatto io e posso garantirvi che quindi lo può
fare chiunque. L’unica cosa non bisogna soffrire
di vertigini perché invece il fatto di affacciarsi
sulla prima balconata c’è un dislivello notevole
quindi può dare un po’ di fastidio, però è veramente
uno spettacolo magnifico e soprattutto quando si
arriva in alto e ci si affaccia verso il
basso è impressionante il fatto che si sentono
le voci delle persone che sono nell’area
sottostante quasi come se fossero vicino a noi
quindi è veramente un’emozione, poi le guide sanno
raccontare molto bene il percorso. Non mi dilungo
io ma ve lo consiglio caldamente. Quando usciamo
dalla basilica abbiamo due alternative
la prima e per chi è un po’ più avventuroso e ama
le bellezze naturali: il mio consiglio è quello
di dirigervi a Bossea, a vedere le Grotte di
Bossea. Il percorso anche in questo caso è semplice
nel senso che si tratta di visite guidate da
speleologi per cui sostanzialmente vi raccontano
tutte le particolarità, le caratteristiche di
queste grotte che sono un po’ come le grotte
che si vedono in giro per l’Italia e per il mondo
con stalattiti, stalagmiti, quindi formazioni
calcaree che si sono sedimentate nel corso dei
secoli. Molto interessante e molto emozionante.
Se arrivate alle grotte, poiché ci sono visite guidate
che partono circa ogni ora e mezza
il mio consiglio è quello di fermarvi al ristoro
che c’è subito prima dell’ingresso perché è un
locale molto spartano, molto alla buona però fanno
una polenta e salsiccia che secondo me vale la pena.
Riposate un momentino e poi affrontate
il percorso delle grotte. Ma voi mi direte ma
a noi non ce ne può importare di meno, volemo magnà e
allora l’alternativa è quella invece di andare
a Mondovì. Anche qui siamo vicino a Vicoforte,
una quindicina di minuti in macchina, e anche
Mondovì ci offre davvero delle bellezze. Mondovì è
una cittadina su due livelli, c’è la parte bassa
che è quella moderna e la parte alta, che
invece è la parte medievale, la parte antica
a unire queste due Mondovì c’è la funicolare.
Sono delle cabine che fanno delle corse
ogni 10 minuti circa quindi sono trasporto
pubblico e che usano proprio i monregalesi.
Perché gli abitanti di Mondovì ricordatevi che
si chiamano monregalesi e non mondovicini, che
quello è il outlet che c’è non tanto distante.
Quindi prendete tranquillamente la funicolare,
sono cabine aperte quindi salendo avete anche il
vantaggio di vedere il panorama delle Langhe che
insomma tutto sommato al prezzo di una corsa di
un autobus è decisamente vantaggioso. Sbucherete
in alto sulla piazza. Proprio il quartiere
si chiama Piazza, è la parte antica di Mondovì
e qui si può fare una passeggiata
semplicemente intorno alla piazza piuttosto che
andare a vedere invece quelle che sono le bellezze
locali. Abbiamo da risolvere anche per Mondovì il
problema del pranzo. Allora due indicazioni: se
vi piace mangiare con un panorama imperdibile
allora il consiglio è di salire immediatamente
a Piazza e di fermarvi a mangiare alle Cantine
Bonaparte. D’estate hanno una terrazza che ha la
vista su tutte le Langhe e quindi vale la pena.
Se invece non riuscite a resistere alla
salita potete fermarvi nella parte bassa
di Mondovì e andare al Ristorante La Borsarella
che offre delle specialità piemontesi. Una
piccola chicca, se riuscite ad arrivare alla merenda
vi consiglio di andare alla Pasticceria Comino
e assaggiare le risole, sono le paste tipiche di
Mondovì. Sono risole perché sono proprio fatte
a forma di sorriso quindi sono delle pastarelle
di sfoglia ripiene di ogni ben di Dio nel senso
che ci sono al cioccolato alla crema di
ogni tipo, sono davvero imperdibili. Con questo
la visita di oggi è conclusa. Non è escluso
che possiate fare tutte e tre per chi magari
ha voglia di muoversi un po’ di più. Per il resto
ci vediamo alla prossima puntata. Ciao a tutti.